martedì 30 dicembre 2014

domenico imperato - l'aquila (2013) - gira (2014)

domenico imperato è cantante, cantautore e chitarrista.
cresciuto a pescara, si è trasferito prima a roma, per poi raggiungere lisbona e infine approdare oltreoceano a san paolo del brasile. una vita in viaggio, la sua, che lo ha avvicinato, in particolare, alle culture portoghesi, brasiliane e africane.
considera postura libera, suo disco d’esordio, un punto di arrivo in cui ha condensato un mondo artistico eterogeneo. dieci sono i brani che compongono il disco, con melodie che spaziano fra il solare e il notturno per le quali è stata coniata la definizione di “tropicalismo mediterraneo”. l’album, infatti, è nato dall’incontro fra il brasile, che con generosità ha accolto domenico, e il sud delle sue origini, che rimane un elemento imprescindibile. registrato in gran parte in un piccolo studio di san paolo vede, oltre alla collaborazione di due giovani produttori brasiliani, anche quella di alcuni importanti strumentisti della scena musicale locale. nel titolo, la parola postura, insieme all’aggettivo “libera”, indica un approccio personale, curioso e il più possibile indipendente, nella stesura di testi e musiche volti ad esplorare il mondo dell’anima. 

l’album contiene anche il brano l’aquila, omaggio alla città così tragicamente colpita dal terremoto del 2009. il testo della canzone è stato ricavato adattando un passo del romanzo le città invisibili, di italo calvino
gira è il primo singolo estratto, il cui video è stato ideato da domenico, realizzato da marco d’andragora, e completato dalla presenza di alcuni attori e ballerini. l’ascolto rivela una sensibile vena poetica di scrittura, abbinata ad una melodia che dolce, a tratti struggente, diventa un irresistibile invito ad unirsi al “ballo della vita”…

mercoledì 24 dicembre 2014

wildbirds & peacedrums - the offbeat (2014)

mariam wallentin, cantante e andreas werliin, batterista, provengono dall'accademia di musica e teatro di goteborg. uniti anche nella vita, dal 2005 condividono il progetto musicale dei wildbirds & peacedrums con il quale fondono una formazione di stampo classico con un approccio più sperimentale. rhythm è il loro quarto disco, completamente autoprodotto, uscito a quattro anni di distanza dal precedente rivers. per il duo svedese il nuovo lavoro è un’occasione per tornare al suono delle origini fatto di batteria, voce e qualche linea di basso. uno stile essenziale, tribale, caratterizzato dall'immediatezza dell'approccio che si arricchisce con gli arrangiamenti che offrono sfumature gospel, afro e r&b. il ritmo diventa protagonista assoluto, avvicinandosi il più possibile all'intensità e all'energia sprigionate nelle performance dal vivo. le nove tracce che compongono l’album esplorano la disperazione, il disorientamento e la voglia di combattere, riproducendo con un suono di notevole impatto emotivo, tutto il caos del mondo che ci circonda. the offbeat è il singolo che ha anticipato l’uscita del disco: la voce di mariam, prezioso strumento aggiunto che gioca su cambi di tonalità e sovrapposizioni sonore, amplifica al meglio una melodia che precisa ed incessante s’insinua nell’ intimo di chi l’ascolta…

martedì 16 dicembre 2014

vincenzo costantino cinaski - la caccia ai lupi (2014)

cantautore, poeta, attore, vladimir vysotskij è una figura di spicco della cultura russa del novecento. censurato in vita per la sua figura di “intellettuale scomodo”, è stato comunque amatissimo dal pubblico: il giorno del suo funerale, taciuto dalla stampa, ha visto la partecipazione di un milione e mezzo di persone. nel 1987, con la perestrojka di gorbaciov, sono arrivati i primi riconoscimenti ufficiali e la pubblicazione su disco delle sue canzoni, delle quali la caccia ai lupi rappresenta uno dei maggiori successi. 
il brano, composto nel 1968, oltre ad essere una metafora della guerra, con coraggio dà voce ai sentimenti di coloro che seppur stremati, braccati, rifiutano di piegarsi alle logiche di una società di massa che li vorrebbe tutti uguali.
“considero questa canzone uno degli inni alla libertà più belli che abbia mai ascoltato”. con queste parole vincenzo costantino, detto cinaski, ha presentato la sua versione del brano, tradotto da riccardo venturi, arrangiato da francesco arcuri e dallo stesso cinaski. Il pezzo, autorizzato ed apprezzato in prima persona da marina vlady, moglie del grande artista russo, è stato inserito nella ripubblicazione di “smoke - parole senza filtro”. 

di questo primo disco del poeta e narratore milanese, già conosciuto in precedenza per le sue importanti collaborazioni con vinicio capossela, ne sono state richieste due copie da parte di un museo polacco dedicato a vysotskij. 
per l’occasione è stato girato un videoclip, ideato e diretto da francesco coccia, con le motion graphics di dario signorelli. nelle immagini, stilizzate, vita e morte s’inseguono delineate nella loro tragicità dai colori rosso e nero. la voce di cinaski, intensa e nitida, si fonde con le note essenziali di chitarra e tromba regalando un’interpretazione che davvero lascia il segno. nel quotidiano, capita di vivere momenti in cui si è lupo, ma anche cacciatore. ascoltare “con il cuore” queste parole, può essere un’occasione importante per capire a chi dei due appartenga veramente la propria essenza...
idet oxota na volkov
idet oxota
idet oxota na volkov
idet oxota

lunedì 8 dicembre 2014

joan thiele - crazy thought (2014)

joan thiele è una giovanissima chitarrista e cantautrice. 
madre italiana, padre di origini argentine. è particolarmente legata alla colombia, dove spesso ritorna, in quanto vi risiede una buona parte della sua famiglia. si è avvicinata alla chitarra un po’ per gioco nell’adolescenza. poi le cose sono cambiate, suonare è diventata un’esigenza. oggi passa gran parte del suo tempo viaggiando ed organizzando date per esibirsi. sale sul palco per condividere la parte di sé riflessa in ciò che scrive e allo stesso tempo si nutre dello scambio bidirezionale che avviene col pubblico, al quale trasmette con naturalezza il suo approccio “leggero” alla vita. interpreta in versione acustica e in modo del tutto personale, brani di artisti quali joni mitchell, jimi hendrix, jim morrison, ma anche e soprattutto canzoni scritte e composte da lei. 
adora la bossa nova e i beatles sono stati il suo primo grande amore. le culture musicali latina e britannica hanno notevolmente influenzato il suo percorso. si esprime in inglese e nei suoi testi racconta con semplicità e spensieratezza piccoli aspetti della vita quotidiana. attualmente sta registrando il suo primo album, del quale è prevista la pubblicazione nella primavera 2015. 
mi è capitato di ascoltarla qualche settimana fa ad un concerto privato milanese, organizzato da la cartografia. la sua performance acustica (poco più di una manciata di pezzi), mi ha davvero colpito: ad un’immagine fresca e raffinata, joan abbina una voce che di certo non passa inosservata: tecnicamente ineccepibile, cristallina, ma anche dolcemente sensuale.
lo scorso ottobre la thiele è stata ospite negli studi del programma radio2 social club, dove si è esibita per quattro puntate, dopo che i conduttori avevano visionato alcuni suoi video su youtube. 
crazy thought è stata registrata in quell’occasione, accompagnata da una band che joan si è "trascinata" con sé, poiché ha fermato i fratelli caruso (batteria, basso e tastiere) dopo averli sentiti suonare per strada, nella zona dei navigli milanesi. è davvero un piacere lasciarsi avvolgere dall'ascolto di questo giovane talento...


*[grazie a strayonfree per le foto e a ellebi per il grande aiuto]