sabato 8 marzo 2014

fuzz orchestra - la proprietà (2013)

la fuzz orchestra nasce nel 2006 a milano ed ha al suo attivo 3 dischi e numerosi concerti tra italia, europa e stati uniti. si tratta di un gruppo mosso da un profondo impegno ideologico, che propone un’analisi lucida e spietata del nostro mondo contemporaneo, utilizzando suggestioni del passato con un metodo che colpisce per originalità. su suoni di matrice heavy rock, prodotti da batteria (paolo mongardi) e chitarra (luca ciffo), si innestano campionature vocali, in gran parte suonate dal pianista - noise maker fabio ferrario, tratte da film, documentari e vecchi vinili. una scelta, quest’ultima, motivata dalla convinzione che ci siano tante situazioni in cui si possono andare a pescare messaggi che parlano del nostro quotidiano, molto meglio di quanto si potrebbe fare ricorrendo direttamente ad un cantante. tanto del materiale utilizzato è estratto da pellicole socialmente impegnate degli anni sessanta e settanta, firmate da registi prestigiosi come rosi, petri, pasolini, ma, accanto, affiorano anche musiche di quegli stessi anni, alle quali il gruppo è legato musicalmente.
morire per la patria è il titolo dell’ultimo disco pubblicato dalla band a fine 2012, che vede la partecipazione di musicisti del calibro di enrico gabrielli e xabier iriondo e l’apporto determinante del nuovo batterista, già con zeus!, ronin ed ex jennifer gentle. composto da sette pezzi, alcuni più vecchi ed altri nuovissimi, nasce dall’esigenza di condividere i temi che stanno più a cuore, quelli che fanno parte del dna personale, ancor prima che musicale, di ogni singolo componente del complesso. il titolo, come sempre “impegnativo”, rimanda a chiavi di lettura non univoche, fra le quali spicca quella forse più sottile, ma anche più costruttiva: morire rispetto al proprio modo di essere e alle proprie abitudini per rinascere e rinnovarsi. il tutto è composto su un tappeto sonoro che, accanto a riff orecchiabili con una componente melodica piuttosto accentuata, ci trasmette un suono dirompente e abrasivo, proprio come l’effetto distorsivo “fuzz” da cui il gruppo ha preso il nome. un esempio concreto dell’affascinante profondità di questo progetto socio-politico-musicale, è il video, realizzato da carlo ricci, del brano la proprietà, dove i suoni “hard” fanno da base alle parole del ragionier total (flavio bucci), direttamente da la proprietà non è più un furto, lungometraggio di elio petri del 1973. un arrangiamento che segue fedelmente lo stato d’animo di chi parla e che asseconda ogni sfumatura della voce di quest’ultimo. Iimpossibile non fermarsi ad ascoltare, almeno per un momento, quelle parole che, come “macigni etici” vengono scagliate a risvegliare le nostre coscienze…
la proprietà
io, ragionier total, non sono diverso da voi.
né voi siete diversi da me.
siamo uguali, nei bisogni.
diseguali nel loro soddisfacimento.
io so che non potrò mai avere nulla più di quanto oggi ho,
ma nessuno di voi potrà avere nulla più di quanto ha,
fino alla morte.
certamente molti di voi avranno più di me, come tanti hanno meno.
e nella lotta, legale o illegale, per ottenere ciò che non abbiamo, molti si ammalano di mali vergognosi. si riempiono il corpo di piaghe, dentro, e fuori. tanti altri cadono, muoiono. vengono esclusi, distrutti, trasformati. diventano bestie, pietre, alberi morti, vermi.
così nasce l'invidia. e in questa invidia si nasconde l'odio di classe. che è composto in egoismo e quindi reso innocuo. l'egoismo è il sentimento fondamentale della religione della proprietà. io sento che questa condizione mi sta diventando insopportabile.
così come lo sta diventando per molti di voi.

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