domenica 22 settembre 2013

samuele bersani - en e xanax (2013)

“ero un ragazzino quando sono arrivato da lucio con lo zainetto sulla spalle e una cassetta...”, così ricorda i suoi inizi samuele bersani. oggi, a distanza di 22 anni da quando, nel 1991, si fece notare esibendosi in apertura di un concerto del cantautore bolognese, rimane un artista che non smette di stupire per la vena poetica e profonda con cui racconta il mondo che lo circonda. il 10 settembre è uscito il suo nuovo album nuvola numero nove
un titolo che è la traduzione letterale dell’americano cloud number nine, “settimo cielo”, scelto perché oggi Bersani sente di essere proprio così: lassù e felice. il disco è stato completamente registrato nello studio del suo mentore lucio dalla, al quale lo ha dedicato. si tratta di dieci tracce che rivelano un cambio di espressione artistica frutto di una conquistata serenità affettiva. “ho scritto di getto - dice samuele - preoccupandomi poco del fatto che magari potessi tradire certe metafore un po’ più complesse del passato. mi piaceva l’idea di essere più diretto, che potessi capire anche io, fino in fondo, le canzoni che scrivo. qualche volta ho scritto tante parole e meno musica, stavolta è arrivata prima quest'ultima che poi mi ha suggerito anche l'idea per i testi delle canzoni”.
 il video, diretto da nicolò massazza è relativo al singolo en e xanas. lo stesso cantautore spiega che ha immaginato questi due personaggi epici, ma anche molto fragili, del presente, pieni di ansie. incontrarsi è un modo per riuscire a sfogare l’uno con altra queste paure. metterle insieme, unirle, crea così l'opportunità di scioglierle, trasformandole in un elemento di forza. in qualche modo questa canzone diventa il racconto dell’acquisita consapevolezza di quanto l’amore possa essere più forte di un ansiolitico... le parole di questo brano colpiscono profondamente per quanto mettono a nudo l’anima di samuele rivelando, senza filtri, un amore che rappresenta davvero una rivoluzione emotiva. quel “tu hai l’anima che io vorrei avere“, per intensità ed originalità è una dichiarazione che, da sola, valga già l’ascolto di tutta la canzone…
en e xanax
en e xanax non si conoscevano 
prima di un comune attacco di panico e subito 
filarono all'unisono. 
lei la figlia di una americana trapiantata a roma e lui 
un figlio di puttana 
ormai disoccupata. 
en e xanax si tranquillizavano 
con le loro lingue al gusto di medicina amara 
e chiodi di garofano. 
lei per strada e lui rubava i libri della biblioteca 
e poi glieli leggeva 
seduto sopra un cofano. 
ee non ti spaventerai con le mie paure, 
un giorno che mi dirai le tue 
troveremo il modo di rimuoverle. 
in due si può lottare come dei giganti contro ogni dolore 
e su di me puoi contare per una rivoluzione. 
tu hai l'anima che io vorrei avere. 
en e xanax quando litigavano avrebbero potuto fermare 
anche il traffico di new york, 
uccidersi al telefono. 
Lei si calmava, lui la ritrovava nuda sulla sedia 
e poi sovrapponevano 
il battito cardiaco. 
se non ti spaventerai con le mie paure, 
un giorno che mi dirai le tue 
troveremo il modo di rimuoverle. 
in due si può lottare come dei giganti contro ogni dolore 
e su di me puoi contare per una rivoluzione. 
tu hai l'anima che io vorrei avere. 
en e xanax si anestetizzavano con le loro lingue al gusto di 
menta e marijuana 
e poi si addormentavano.
e poi si addormentavano,
e poi si addormentavano,
e poi si addormentavano.

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