mercoledì 4 dicembre 2013

la governante - finchè puoi tu balla (2013)

un nuovo percorso musicale, nato meno di un anno fa, che riparte da quel che rimane di una band (gli alchera) senza il cuore pulsante… ma con un’arma in più: la stupefacenza. cosi si presenta la governante, formazione siciliana composta da salvo micalizio (voce), sergiolino longo (batteria e iphone), kiodo (chitarra e synth) e barabba (basso e synth). 
un anno intenso il 2013 per questo gruppo che ha esordito lo scorso aprile sul palco di indie concept, festival catanese di musica indipendente. sensibili ai problemi della realtà che li circonda, hanno aderito al comitato artisti no mous, promosso dal teatro coppola di catania e composto da musicisti, teatranti, scrittori, performers. tutti insieme si oppongono all’installazione, in una riserva naturale di niscemi (cl), del mobile user objective system, un nuovo e potentissimo sistema di comunicazione in via di costruzione da parte dell’esercito americano. 
con la produzione artistica di fabio rizzo (waines, pan del diavolo, fabrizio cammarata, black eyed dog), stanno completando la registrazione di alcuni brani, in cui confluiscono svariate influenze musicali, dalla new wave al post-punk, al noise, all’elettronica. finchè puoi tu balla è il loro nuovo e primo video che ci presentano, realizzato semplicemente con uno smartphone, un telo di nylon, un ventilatore, una luce strobo ed alcune luci di natale. il primo verso del testo rivela uno dei diversi omaggi musicali presenti all’interno del nuovo lavoro, che vedrà la luce nel corso del 2014: in questo caso le parole “nel centro della città” rimandano ai mitici joy division e alla loro indimenticabile shadowplay, settima traccia dell‘album unknown pleasures. sostenuto ed amplificato da una melodia “electro-ossessiva”, il pezzo contiene un incessante, energico invito a non fermarsi, a non lasciare indietro nulla, cogliendo tutte le opportunità che la vita ci offre…
finchè puoi tu balla
nel centro della città lei è sola 
catania è visibile da lontano 
sento che lei è persa 
smarrita la prendo per mano
finchè puoi tu balla
finchè puoi tu balla
guidando torno a casa 
spostando i pensieri verso lei 
la striscia è discontinua 
ma alla prossima curva sarò da me
finchè puoi tu balla
finchè puoi tu balla

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