mercoledì 17 luglio 2013

baustelle - monumentale (2013)

a fine gennaio scorso i baustelle hanno pubblicato il sesto disco, fantasma, a cui è seguito l’omonimo tour del quale, a giugno, è ripresa la seconda parte. venerdì prossimo uscirà monumentale, terzo singolo estratto da questo concept album che, in 19 brani, affronta il tema del trascorrere del tempo e il conseguente legame fra vita e morte. 
questo nuovo brano, che già nel titolo è un chiaro riferimento ad un luogo di fine vita (monumentale è il nome dello storico cimitero di milano), è un invito ad uscire dall’omologazione degli stimoli, spesso troppo superficiali, che ci offre la società attuale. fuggire da quei simboli apparentemente "sociali", come possono essere la tv e la “rete", riappropriandosi del valore autentico del pensiero e dei sentimenti vissuti nel reale. la regia del video è stata affidata a paoloreste gelfo che lo racconta così: “non eravamo interessati a girare un semplice videoclip in versione live. il concerto, qui, è un pretesto per rilanciare quanto il brano stesso suggerisce: una riflessione sul bisogno che ognuno ha di prendere del tempo per sé, di ritagliarsi una zona d’ombra lontana da tutto il resto”.
monumentale
i cimiteri non danno pensieri, 
sei tu che ti sbagli, se stanco, disperi 
e piangi per colmare i buchi dell’assenza, 
vive come il pieno la vacanza e non spira mai. 
quindi lascia perdere i dibattiti, 
la rete, i palinsesti 
per un giorno non studiare, 
non chattare, ma piuttosto 
stringi forte chi ti ama, 
fra le mute tombe del monumentale, 
non c’è dio e non c’è male, solo vaga oscurità. 
i camposanti non hanno rimpianti, 
sei tu che li covi, li rendi fantasmi, 
li canti per sentirne meno la mancanza, 
come non bastasse l’esistenza e l’eco che fa. 
giace qui ad libitum la tua imbecillità. 
quindi lascia perdere i programmi 
coi talenti, i palinsesti, 
per piacere non andare a navigare sulla rete, 
stringi forte chi ti vuole bene 
tra le tombe del monumentale, 
trovi dio, trovi montale, ed un’opaca infinità. 
quindi lascia perdere i salotti 
coi talenti e le baldracche, 
vieni all’ombra dei cipressi 
dona amore, al pomeriggio 
a chi sospende la sua vita 
tra le urne amiche del monumentale, 
di realtà e d’irreale, vieni a fartene un’idea.
*foto di carlo pozzoni.

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