giovedì 4 aprile 2013

toni bruna - baiamonti (2011)

toni bruna è lo pseudinimo dietro il quale si cela un "artigiano della musica", definizione a lui cara e che fa pensare alle cose semplici come la sua professione, il falegname. suona la chitarra classica e canta in dialetto triestino (o meglio, in ciò che oggi si può definire parlata istroveneta), perché per lui è l’unica lingua possibile, è quella che ha sentito da sempre in casa, la lingua del popolo. una scommessa che si rivela vincente, perché il triestino è esotico ed estremamente musicale. toni allora decide di osare proponendo dei live in posti inusuali, come i tram, le galleria di un treno, le piccole sale, il salotto di casa... l’esperimento funziona al punto che solo o con la band, arriva a portare la sua musica ben oltre trieste e i confini italiani, raggiungendo mete estere ambite come barcellona, san francisco e new york. il suo esordio discografico è del 2011, un disco autoprodotto dal titolo formigole (formiche), che viene venduto ai concerti o tramite il suo sito, bilingue: triestino e inglese. un disco particolare, pieno di anima, che potrebbe arrivare ovunque. 
dieci tracce che rivelano tutta la poetica originalità di questo cantautore che, per sua stessa ammissione, sogna una casa isolata sul carso, il più possibile autosufficiente, dove poter vivere bene con poco. avere tempo per fare musica, senza dover scendere a compromessi con nessuno, seguendo una strada che sia sua. l'ascolto dell'album rivela un mix affascinante di melodie che, spiega lo stesso toni, si è creato da sé, naturalmente, per una sorta di contingenza storico-geografica: sono figlio di esuli istriani, cresciuto a opčine tra gli sloveni e ho passato una parte molto importante della mia vita in america latina. sono un discreto esempio di bastardo, come la maggior parte dei triestini. gionata mirai ne rimane folgorato e lo chiamerà ad aprire il concerto de il teatro degli orrori, poi aprirà quello di edda, ed infine la loro etichetta, niegazowana, ripubblica il disco d’esordio di toni, con distribuzione nazionale, proprio in questi giorni.
baiamonti è il brano che apre il disco, abbozzando storie di gente comune, con sonorità che virano decisamente verso l'america latina. parla dell’omonima via di trieste che marca il confine est del quartiere degli esuli istriani. è un quartiere periferico ed industriale, sorto proprio per accogliere gli esodati, dopo la seconda guerra mondiale.
baiamonti
baiamonti, baiamonti fumigada
xe le sete e un quarto de matina
i bevi viski e le man ghe trema
xe i vetri onti
che no se vedi in strada
baiamonti
baiamonti
fumigada
drio la vecia pompa de benzina
ale nove sona una campana
che le vecie istriane le va in cesa
qua un esodo comincia ogni matina
te se lo trovi in piato a ora de zena
baiamonti
baiamonti
fumigada…


note:
baiamonti é una via di trieste che marca il confine est del quartiere degli esuli
istriani.è un quartiere periferico ed industriale della cittá sorto proprio per accogliere gli esodati dopo la seconda guerra mondiale.
xe: é, sono, c’é, ci sono. xe i vetri onti: i vetri sono unti, sporchi.
drio: dietro.
vecia: vecchia.
cesa: chiesa.
zena: cena.

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