martedì 30 aprile 2013

teho teardo & blixa bargeld - mi scusi (2013)

teho teardo (vero nome mauro teardo) è un musicista e compositore originario di pordenone. la sua attività musicale inizia negli anni ’80 divenendo parte della scena industrial e avanguardistica italiana. dal 2000 si dedica prevalentemente a colonne sonore per il cinema e la televisione, grazie alle quali ha conseguito importanti riconoscimenti (fra cui spicca il david di donatello per il divo di sorrentino). blixa bargeld (vero nome christian emmerich) è un artista poliedrico originario di berlino. nel 1980 ha fondato gli einstürzende neubauten, una delle band più significative della scena industrial e, parallelamente, è stato chitarrista di nick cave & the bad sees per circa 20 anni. 
il 22 Aprile è uscito still Smiling, album composto a quattro mani, lavorando fianco a fianco per circa due anni. ad alcuni dei 12 pezzi, registrati tra roma e berlino, hanno partecipato la violoncellista martina bertoni e il balanescu 4et. La collaborazione tra teho e blixa nasce nel 2009 con lo spettacolo ingiuria e prosegue con la scrittura di a quiet life, brano portante della colonna sonora del film una vita di tranquilla con toni servillo. da una forte intesa artistica ed umana scaturisce la perfetta simbiosi di questo nuovo progetto, nel quale blixa canta in modo intenso e profondo spaziando tra l’italiano, l’inglese e il tedesco, mentre teho si dedica ad archi, elettronica e sperimentazioni.
il primo estratto dall’album è mi scusi, il cui video è diretto da chiara battistini. nel testo si parla dei limiti del linguaggio e della comunicazione, in particolare in un’altra lingua, tema che appassiona particolarmente blixa: “mi ha sempre affascinato la babilonia comunicativa – spiega l’artista tedesco - a volte è perché una nuova lingua suggerisce un gusto nuovo, può rappresentare bene un colore ed è sicuramente qualcosa con cui mi piace giocare. ho avuto come supporto un insegnante di dizione e l’aiuto di un esperto in germanistica che ha lavorato sulle metafore che volevo creare per esprimere quanto sia terribile il mio italiano e quanto questo mi dispiaccia. dopo aver scelto la musica però ho deciso di parlare delle lingue come un’estensione del corpo. quando si parla una lingua diversa dalla propria si cambia. È il nostro stesso corpo che cambia…”

mi scusi
mi scusi, mi scusino!
mi scusi come parlo
il mio italiano non ha fatto molta strada
me la cavo un po' così
non intendo offenderla
l'accento - quello no, non se ne va.
mi scusi la lingua, la parlata
scusi il mio italiano
è ancora giovane e inesperto
è che va così, si perde un po' sperduto
sul serio:
l'accento che non se ne va.
wer bin ich in einer andreen sprache?
kommen die metaphern mit mir mit?
mi scusi, mi scusino!
è così rudimentale il mio italiano
mi scusi, mi scusino!
è così rudimentale il mio italiano
facevo latino a scuola
a un livello cavernicolo; ciononostante
non intendo offenderla
l'accento - quello no, non se ne va.
kann ich in einer anderen sprache kuessen
tenere a freno la lingua
habe ich weiche knie?
le gambe mi fanno giacomo giacomo
wer bin ich, der in meinem koerper singt das lied?

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