venerdì 12 aprile 2013

campetty - the muffa forest (2013)

c'erano una volta gli edwood, band “indie rock” dai beat sintetici, che prendeva il nome da un film di tim burton: tre dischi in inglese all'attivo, tra il 2004 e il 2010. c'erano poi gli intercity, gruppo “electro” con testi in italiano con due album pubblicati tra il 2009 e il 2012. entrambe le formazioni erano guidate dai fratelli fabio e michele campetti.
ora questi gruppi non esistono più, ma i due fratelli stanno preparando un album con il loro nuovo progetto, che promette di essere molto personale, visto il titolo quasi omonimo: campetty.


in questa nuova avventura, con i fabio e michele ci sono paolo comini al basso e gian nicola maccarinelli alla batteria. il loro disco uscirà per la neonata etichetta bresciana orso polare dischi, “fatta di piccole cose familiari in tempi di crisi”, il 31 maggio, con il titolo la raccolta dei singoli. questo nuovo lavoro può essere considerato come l’evoluzione ideale di yu-hu, album degli intercity uscito poco più di un anno fa. i suoni saranno meno immediati, il disco sarà più eterogeneo, ma anche molto ricco dal punto di vista delle melodie e con testi che tratteggeranno situazioni in modo quasi cinematografico (come nello stile dell’autore). ospite d’eccezione nel disco, l’ex scisma sara mazo, in due brani. 
il primo singolo, the muffa forest, è decisamente eccentrico nei contenuti, delinea una serie di visioni bizzarre e probabilmente alcolemiche, quasi felliniane, concludendo con una citazione dal celebre brano di vasco rossi, ormai divenuta di uso comune…
vi propongo una versione acustica, live in studio; il video è diretto da paul mallory

the muffa forest
 mi bevo un litro di sangue, da te che sei per bacco,
una cometa, una rondine, un pensiero presente
 m’incuriosisce il fungo, una muffa diabolica
 allucinogeno a muschio, su nel bosco a conifere
 poi passeggiata a lago, a passo lungo e disteso,
scrocchiarsi le rotule, irrubostirsi le natiche
 con te prenoto un kilo di carne argentina, abbrus
tolita al rosso
 mischiata a vino fluente
 the muffa forest, i love you, the muffa forest, i love you
sarai in gonna speciale, con gli occhi verdi del mare,
truccata a festa lieve
a ritmo a-boreale, forse un temporale, estivo e carnale,
fatto di grandine, che ci spezza le timbriche
 ragazzi polemica sul nostro governo, che non ci aiuta a vivere,
ma ci lascia nell’essere
 ma tutto poi rinasce, come il sole al mattino, una cena perfetta,
noi due a contar le stelle
the muffa forest, i love you, the muffa forest, i love you
poi aumentare di colpo il proprio tasso alcolemico,
o forse andare al massimo,
 o meglio andare in messico


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