mercoledì 27 febbraio 2013

appino - che il lupo cattivo vegli su di te (2013)


dopo quasi vent’anni e sette album come leader degli zen circus, andrea appino si prende una pausa e pubblica il suo primo disco solista: il testamento, in uscita il 4 marzo prossimo. alla realizzazione dell’album del cantautore pisano hanno collaborato numerosi esponenti della scena indipendente italiana, da giulio favero e franz valente del teatro degli orrori a rodrigo d’erasmo degli afterhours ed enzo moretto degli a toys orchestra


l’album tratta situazioni molto personali che riguardano i vari tipi di famiglia, approfondendo temi intimi come l’ego, la schizofrenia e il suicidio: la title-track è infatti ispirata all’episodio della morte del regista mario monicelli.
“il disco è molto personale, si parla tanto della famiglia. e soprattutto ci sono vari aspetti della mia famiglia, che è una storia un po’ strana. è più un’immagine che mi sono fatto varie volte di una famiglia, magari una famiglia non molto unita, che si ritrova dall’avvocato perché ha da spartirsi ciò che rimane della vita di un loro caro, o meno caro, parente. ecco, il testamento, ha proprio questa idea qua che mi fa un pò ridere...” (andrea appino) 

il primo singolo estratto è che il lupo cattivo vegli su di te, diretto da stefano poletti. come ci suggerisce il titolo, il video mostra il ribaltamento dei ruoli, dove il lupo per una volta non è cattivo ma veglia sui bambini, mentre il mondo, con i suoi abitanti è il vero mostro. un incubo rock che fa da sfondo ad una ninna nanna al contrario, che fa paura.

che il lupo cattivo vegli su di te
dormi piccolino è luna piena già
strilla la sirena e l’aeroplano va
dorme per sempre l’agnello di dio
quando suona la campana la messa inizierà che sveglia tutta la città
qui non si riposa mai
la gente sparla, s’indigna e singhiozza
la gente infama, tradisce e poi ride
in gran tranquillità.
dormi bel bambino, ché l’ora è tarda già
nascondi in fondo al cuore la tua diversità
che il lupo cattivo vegli su di te
insieme a tutti gli animali, che son tali e quali a te.
nella periferia si svegliano i plebei
che un tempo erano forti e curiosi come noi
invece adesso son figli soltanto della pubblicità.

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