venerdì 26 ottobre 2012

matteo toni - bruce lee vs. kareem abdul-jabbar (2012)


la storia di matteo toni è ricca di esperienze. il suo ultimo capitolo inizia durante un lungo viaggio in Australia e una performance live di xavier rudd che innescherà la scintilla per il suo nuovo progetto solista. stringe amicizia con ermanno pasqualato, uno dei primi liutai italiani produttori di chitarre hawaiane, che gli costruisce un’acustica slide chiamata weissenborn, e dà vita al suo percorso solista. 
matteo continua a viaggiare per il mondo, dall'europa al centro america, da bali ai carabi, collezionando esperienze che racchiuderà anche nelle sue canzoni che raccontano storie sognanti, ai margini, rifugiandosi in luoghi e tempi naturali.
chitarre slide lap steel e weissenborn, insieme ai tamburi, sono il binomio dominante di "santa pace", primo album uscito da poco.
“bruce lee vs. kareem abdul-jabbar” è il primo singolo tratto da questo album. il video è diretto da roberto de vivo.

bruce lee, nato a san francisco nel 1940 e cresciuto ad hong kong (dove morirà nel 1973), è stato un attore, artista marziale, filosofo, regista, sceneggiatore e produttore. è indubbiamente l’attore più ricordato per la presentazione delle arti marziali cinesi al mondo.kareem abdul-jabbar, nato a new york nel 1947, è un ex cestista e allenatore di pallacanestro statunitense, professionista nella nba. nel 1972 ha iniziato a girare "game of death" di bruce lee, mai finito per la morte prematura del protagonista; il film poi è stato rimontato con le scene già girate e successivamente inserite anche nel documentario del 2001 "bruce lee - la leggenda".

“attore estremo, bruce lee combatte con il gigante per eccellenza (l’allora famosissimo gancio cielo dei la lakers) nella sequenza di un film che non riuscì mai a terminare quando morì per cause ancora oggi non chiare. l’eterna lotta per l’esistenza in una scena grandiosa, come quella di un uomo che per sopravvivere deve attraversare a piedi un’autostrada terrificante, un combattimento immortale contro l’infernale macchina e contro l’uomo stesso. la canzone (come lo stesso video) sono ricchi di molteplici riferimenti, ma accomunati da un unico grande concetto: la sopravvivenza” (matteo toni)

"il videoclip è un omaggio ai film thriller anni 80, quelli più sregolati e illogici, ma pieni di inarrivabile e folle artisticitá. lucio fulci, e la sua abilità registica, vengono in questo caso citati come riferimento per mettere in scena un vero e proprio massacro di coscienza, la spettacolarizzazione del profondo Io desideroso di sangue." (roberto de vivo)


Nessun commento:

Posta un commento