sabato 17 marzo 2012

bruno contigiani - lavorare con lentezza (dalai editore, 2011)

è un simpatico libretto da leggere tutto d'un fiato (112 pagine) e spiega il punto di vista di bruno contigiani su un tema di grande attualità: il lavoro.
l'autore era capo ufficio stampa di aziende multinazionali, quindi un manager con notevoli responsabilità, impegni e relative dosi di stress, quando uno sfortunato (o fortunatissimo) tuffo in mare lo costrinse a rallentare i suoi ritmi di vita.
allora fondò l'arte del vivere con lentezza onlus e iniziò ad organizzare interessanti iniziative in italia e all'estero sul nostro rapporto con il tempo. iniziò a discutere con gli studenti di alcune importanti università di come poter cambiare l'economia e il lavoro per porre le basi di una società migliore.
poi visse una tragicomica esperienza lavorando nello staff di un (ex) ministro della repubblica, dove scoprì il profondo disprezzo per il lavoro che quotidianamente tante persone verificano sulla loro pelle. 
da queste esperienze è nata la riflessione sul senso del lavorare con lentezza, tra passione, fatica e senso della collettività. 
bruno contigiani parte dall'interiorizzazione dell'articolo 4 della costituzione italiana dove, nel secondo capoverso, si dice: ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività e una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. quell'articolo, saggiamente puntualizzato dai padri costituenti, sovverte l'approccio al lavoro, dandogli un significato chiaro e completo.
l'opera è ricca di consigli per affrontare il mondo del lavoro senza stress, è dedicata a tutti coloro che vanno a lavorare pensando di partecipare alla più grande avventura della loro vita, anche quando il lavoro non è così entusiasmante, a tutti coloro che non hanno abbandonato i loro sogni in un cassetto e non rinunciano a realizzarli. la fiducia e la speranza in un futuro migliore non sono crollate, perché bruno contigiani ha conosciuto un movimento di "uomini economici" che hanno già cambiato rotta e hanno introdotto in prima persona l’etica dell’economia che verrà.
l'autore dice: "se sei un manager, un impiegato o una commessa, non dimenticare di essere ambizioso e altruista e di dare il tuo piccolo colpo d'ali, la differenza che ognuno di noi è in grado di fare, ricostruendo la fiducia, la grande vittima di questa profonda crisi." 
insomma a me è piaciuto e mi ha dato qualche stimolo per vivere il lavoro guardandolo da un'ottica diversa, come del resto era successo con il primo libro di contigiani. anche questo vale la pena di leggerlo!


ecco quali sono, secondo bruno contigiani, i “comandalenti” del lavoro:
  • prima regola non ci sono regole, o meglio rompi le regole.
  • non pensare al maggior profitto nel minor tempo possibile: l'unico risultato certo sarà un grandissimo stress.
  • l'impresa è un creativo strumento umano che mira a migliorare la vita (mihaly csikszentmihalyi).
  • cerca di sviluppare una grande capacità di ascolto dei tuoi colleghi, collaboratori o dipendenti, avendo sensibilità per le esigenze delle donne.
  • passa le informazioni e cura il vivaio, senza timori di chi ti dovrà sostituire.
  • scollegati dalle nuove tecnologie nel tempo libero e rivolgi la tua attenzione ai tuoi figli, alla/al tua/o ragazza/o o a un libro. non riempirti tutti i weekend di impegni o di gite fuori città.
  • impara a usare con intelligenza e allegria i tempi morti derivanti dagli imprevisti, le ceneri del vulcano islandese eyjafjallajökull non ti hanno insegnato niente?
  • rottama il tuo amore per il multitasking, il cervello di chi fa più cose in contemporanea lavora male, perde in attenzione, memoria ed è predisposto agli errori.
  • abbandona la tua cieca, sorda e caparbia ostinazione di pianificare il futuro, la nostra vita è governata dall’improbabile: i famosi cigni neri.
  • smetti di lamentarti per il momento difficile, le cose non cambiano di fronte ai piagnistei. il futuro non è obbligatoriamente uguale al presente.  
  • vai dove ti porta il lavoro.
  • se hai un problema anche grave non affrontarlo da solo, non soccombere al peso della sfiducia, della rabbia e della paura del futuro. condividi le tue difficoltà con la famiglia, gli amici o con le istituzioni o con emeriti sconosciuti.
  • Senza il balsamo della speranza non si vede nulla, nemmeno le occasioni favorevoli.
  • con il tuo aiuto puoi cambiare la giornata a tante persone.
  • certe volte non serve cambiare lavoro, in alcuni casi basta cambiare il nostro atteggiamento.
  • non sei solo testa e cervello, cerca un equilibrio anche nelle tue mani.
  • ricordati che non tutto è urgente, alcune cose sono addirittura inutili, prendi tempo prima di avviarle.
  • sii ambizioso/a e altruista.
  • non pensare al maggior profitto nel minor tempo possibile: l'unico risultato certo sarà un grandissimo stress. 

dello stesso autore potete leggere anche "vivere con lentezza" (orme 2008, poi riedito da dalai) e "chi va piano (rizzoli 2009)

vivere con lentezza (il sito internet)

vivere con lentezza su facebook


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